Cosa é il significato della fede?

L’uomo, attraverso la luce della fede, per vero si eleva sino al più alto degli supremo del Paradiso , acquisendo pregio e valore che lo rendono degno del Paradiso, parimenti, attraverso le tenebre dellamiscredenza, precipita rovinosamente sino ad esser “degli abietti il più abietto” in una condizione che lo fa meritevole del fuoco dell’inferno. Questo perché la fede lega l’uomo al Suo Glorioso Artefice, è questo un vincolo forte e saldo che lo collega a Lui, e la fede ne è il collegamento, ecco perché attraverso la fede l’uomo acquisisce rango elevato, in virtù del manifestarsi dell’arte divina della rappresentazione dei Nomi del Signore, che solo attraverso la fede divengono visibili. La tenebra della miscredenza avvolge e copre l’arte divina e ne fa scomparire gli elementi caratteristici, sminuendo il valore dell’uomo, limitandolo esclusivamente alla materialità, ma il valore della materia è giudicabile come pressoché inesistente, poiché essa è effimera, transitoria e la sua vita è vita animale limitata nel tempo.

Eccoci dunque a chiarire questo mistero attraverso esempi e paragoni: nella sfera dell’arte intesa come prodotto dell’uomo, il valore della materia, in verità, è ben diverso dal valore dell’arte. Vediamo che talora i due valori si equivalgono, come può capitare che il valore della materia sia superiore a quello dell’arte stessa, può succedere anche che un pezzo di ferro racchiuda in sé un pregio artistico e una sublime bellezza, così come può capitare che un’opera rara e assai preziosa possegga un valore pari a milioni di lire, malgrado sia fatta di un materiale semplice e modesto. Se poi si prende questo raro capolavoro e lo si espone nel mercato degli antiquari, se gli esperti e gli intenditori lo riconoscono come opera di un famoso artista, geniale e di successo, siamo pur certi che finirà per possedere il valore di un milione di lire, quando magari se fosse preso e portato nel mercato dei fabbri, nessuno, probabilmente, si farebbe avanti per comprarlo o, al massimo, non sarebbe disponibile a spendere che qualche soldo. Così è per l’uomo che, creatura, è il capolavoro del Suo Creatore ed Artefice, a Lui la gloria. Tra i miracoli della Sua onnipotenza, egli è il più grazioso e sviluppato, poiché il Creatore lo ha plasmato per dar forma ed espressione a tutte le manifestazioni dei Nomi Suoi Bellissimi, e ne ha fatto un asse attorno a cui ruotano tutte le mirabili rappresentazioni attraverso le quali si manifesta la Sua maestà, trasformandolo in un esempio e modello in miniatura di tutte le creature.

Se la luce della fede si consoliderà in quest’uomo, potrà allora chiarire alfuomo, quella luce, la sapienza che v’è in ognuna di quelle rappresentazioni, anzi potrà indurre anche gli altri alla comprensione, il credente vi si applicherà allora con spirito di riflessione, provandone un senso di appagante completezza mentre gli altri vi si dedicheranno con attento studio, traendone compiacimento. Sarà come dire: “Eccomi, io che sono opera dell’Artefice Glorioso e Sua creazione. Guardate come in me si manifestano la Sua misericordia e la Sua munificenza”.

La fede, che è espressione del collegamento con l’Artefice, a Lui la gloria, viene dunque a manifestare tutti i segni e le impronte della creazione insiti nell’uomo, ed il suo valore si contraddistingue perciò attraverso l’eniergere di questa creazione del Signore e lo splendore di quell’immagine che è riflesso dell’Eterno. Quest’uomo si evolve allora sino a giungere ad un rango che è più elevato di quello di tutte le restanti creature, diventando meritevole del messaggio divino e ricevendo un onore che lo rende degno di essere accolto nel Giardino del Signore.

Quanto alla miscredenza, che è espressione della recisione del collegamento con Dio, se essa riuscirà ad introdursi furtivamente nell’uomo, tutti i significati racchiusi dalle raffigurazioni dei Nomi di Dio Bellissimi, frutto della sapienza divina, cadranno allora nella tenebra e saranno definitivamente annientati, ben arduo e difficile ne diventerà lo studio. Questo perché diventa impossibile comprendere i significati e gli aspetti spirituali che in essi si rivolgono al Glorioso Artefice precipitando nell’oblio l’Artefice stesso, a Lui la gloria, anzi, si ottiene l’esatto contrario: la maggior parte dei segni, preziosi e sapienti, dell’Artefice vengono annullati, sopraffatte sono le raffigurazioni spirituali e quel poco che ne rimane, visibile ad occhio nudo, finisce per essere attribuito a cause futili e di scarsa importanza, alla natura, al caso. Tutto precipita nel nulla e si estingue. Ogni gemma lucente e sfavillante si muta in vetro opaco di tenebra e la sua importanza si limita allora esclusivamente alla materia animale. Come abbiamo già avuto modo di dire, lo scopo della materia ed il suo frutto sono trascorrere una vita breve e parziale, e chi la vive, la vive come più inetto delle creature, più bisognoso, più misero. In ultimo si disintegra e scompare. Ecco dunque come la miscredenza distrugge la natura umana e trasforma un prezioso diamante in vile carbone.

(Dal Libro “Fede e Perfezionamento dell’Uomo)

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